Sono futile e fragile
A primo impatto assai mondano
Sono il figlio pieno di regali
Solo il giorno del suo compleanno
Mi usano nelle occasioni speciali
Nelle altre vivo nel desiderio
Di accogliere ospiti assetati
Che mi è impedito di cercare
Sento il vino in me versato
Assaporo la parte che mi manca
Mai la trattengo
Lasciandola a labbra avare e sconosciute
Perché almeno loro
Almeno per un istante
Intensamente l’ameranno
Come il bicchiere di cristallo
Per sua natura
Mai farà.